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giovedì 5 maggio 2011

Pietà cuori duri

Pietà, pietà cuori duri
pietà per l'uccello migratore
che ha perduto un'ala in volo.
Pietà per l'orfano gitano
che s'è giocato a carte
sella e cavallo
suicida in una prigione.
Pietà per il giovane Nessuno
ucciso in Cina
o un qualsiasi altro luogo
clima razza condizione.
Pietà per chi muore all'impiedi
dentro una camera d'affitto.
Pietà per chi cade
pietà per chi si lascia cadere.
Pietà, pietà cuori duri
voi che siete sempre seduti
e apprendete dai giornali
la morte degli altri.

Raffaele Carrieri


il cuore ha un suo passo
che ritmico incede, cammina,
verso mete spesso disilluse, aleatorie;
si inerpica su erte scoscese,
precipita in orridi baratri,
beve a ruscelli cristallini
o si infanga in putridi acquitrini...
il cuore contiene a dismisura
e spesso fatica il suo ruolo, si inceppa
così da causare disastri, rovine;
nel tedio del tempo,
 nel passaggio obbligato

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