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sabato 12 novembre 2016

(gocce) , di Mario Luzi

(gocce)

L'inverno e la sua fine
escono da quei monti
nel cielo
          alla battaglia,
esitano l'uno
e l'altra, essi, rapiti
          a quella luce
di politissimo cristallo,
alla flagranza delle valli,
          e ora
un poco si osservano a distanza,
un poco si mischiano e si azzuffano
finché grandine o vento non sbaraglia
l'incertezza dello scontro.
Ci ottenebra, noi stille
          sorprese in medio campo
un infittito scroscio,
          ci affoga
l'uragano, sgombra
poi il sole
          i celesti rimasugli
del furente nubifragio.
È inverno o primavera? Non lo sappiamo,
          siamo
e non siamo niente
nella molteplicità delle apparenze,
però dentro la vita, dentro
il meraviglioso istante. 

               
Mario Luzi

da "il lessico della luna nascente"


le notti, fredde, insonni,
la luna a volte, il buio;
tessere sparse di mosaici
perduti, infiniti, incompleti...

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