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martedì 1 novembre 2016

La luce, mutata, di Yves Bonnefoy

La luce, mutata

Non ci vediamo più nella stessa luce,
Non abbiamo più gli stessi occhi, le stesse mani.
L'albero è più vicino, e la voce delle fonti più viva,
I nostri passi sono più profondi, fra i morti.

Dio che non sei, posa la mano sulla nostra spalla,
Sgrossa il nostro corpo col peso del tuo ritorno,
Mescola compiutamente alla nostre anime gli astri,
Le selve, i gridi degli uccelli, le ombre e i giorni.

Rinuncia a te stesso in noi come un frutto si sfrange,
Cancellaci in te. Disvelaci
Il senso misterioso di ciò che è solo semplice
E sarebbe caduto senza fuoco in parole senza amore.


Yves Bonnefoy
L'acqua che fugge
Traduzione di Maria Clelia Cardona
 
  
il cambiamento di luce varia
le innumerevoli possibilità di prospettiva,
si bilancia il colore, l'ombra si sposta,
rimane un sentimento vago, perduto...

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