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lunedì 18 luglio 2011

Un cuore

Io intesi un cuore in fondo alla sua nicchia
a colpi sordi palpitare, in fretta.
Domandai : — È il mio cuore o il tuo che picchia ?
Noi l'ascoltammo urtare nella stretta
sua cella, in ansia, come si dibatte
forzata in prigionìa la passeretta.
Ascoltammo con anime disfatte
dalla dolcezza i palpiti concordi
chiedendoci : — È il mio cuore o il tuo che batte ?
Udimmo rallentare i colpi sordi
e tanto attenuarsi nel languore,
che sospirammo, come chi si scordi
di vivere : — È il mio cuore o il tuo che muore ?

Amalia Guglielminetti


e quando più non batte il cuore?
e i cuori di pietra?
e quelli senza il cuore?
dove sta perduto un amore c'è dolore
estrazio ad atteggiare situazioni
in un contesto di pose e razionali
che non sentono ragioni nè preghiere;
eppure in ciò che sono ha ristoro il cuore
anche quello più vago e contorto...
mi piace pensare di essere e fare
così da riuscire di nuovo a volare...

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