Pianto autunnale
Chi ha messo la sordina all'usignolo
che tintinna sul salice?
S'è forse punto in una ignuda spina,
che ha tutto il petto rosso?
O triste annunziatore dell'inverno,
che saltelli tra i bruscoli e cammini
sull'erba morta,
dove ho visto l'ultima incensaria
e la prima margherita solitaria.
Saltellando e camminando becchi
l'ultimo duro pippolo. che resta:
e vien giù con gli spazzacamini,
quando anche i morti fanno
la lor pallida silenziosa festa
di sole a malincuore;
è pur dolce i tuo tremulo canto:
come dopo la gioia rumorosa
il calmo pianto.
Corrado Govoni
riga il marciapiede umido,
la soglia delle lacrime;
fino a dove? per quanto? perchè?
son domande inespresse
ma intrise nel volto...
mutevoli aspetti s'intonano
a circostanze di rito
mentre annaspa nel caos
la mia dignità...
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