Carolina
già sale da sotto un fugace
pensiero di spigliatezza innata
e si posa nel lieve sorriso;
e si posa nel lieve sorriso;
la vita che esplode si incarna
in danze ancestrali nel rito
di donna che esplora il creato.
Io sono un angolo
che osserva proiezioni
che vede risvolti
e ti sono vicino.
Tu vai, come brezza,
ti volgi ogni tanto a guardare
e tendi le braccia
fino a sfiorarmi.
anonimo del XX° secolo
poesie sparse
Renato Costrini: “Giovane donna di spalle con capelli raccolti” |
Veronica,
RispondiEliminale grandi donne incidono assai!
Gujil