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venerdì 12 agosto 2011

Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.

Fernando Pessoa


i miei treni andavano a Sud
mentre cantavo a forte voce
gli anni di spensierata incostanza;
come inconcludenti repliche mi inchino
al plauso più forte, il più lusinghiero...
lo schermo ha emarginato la carta,
esiliandola in bui cassetti polverosi;
ho voglia di scrivere a mano libera
ma la matita ha la punta spezzata...

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